sabato 4 febbraio 2012

Un po' di economia ..di Nino La Rosa


Monti parla la lingua egemone anche perchè negli Usa ha anche studiato e insegnato.
Quindi finiamola di sentirci colonizzati da USA e Inghilterra//Non . tutti quelli che parlano della crisi hanno capito di cosa si tratta. Parlare della crisi limitando il discorso all' Italia è come curare un graffio in un corpo fortemente ustionato.
La "crisi" non è come da mesi sembra l' indebitamento italiano e greco: la crisi è lo scovolgimento che sta attraversando il globo tra rapido mutamento di vecchi equilibri economici, rapide innovazioni di prodotti e organizzative (con ciò che è connesso ai consumi di materie prime ed energia), rivoluzioni in aree strategiche da cui materie prime ed energia provengono, inadeguatezza degli Enti internazionali a controllare i problemi.
//Premono i coinsumi di 1 miliardo e 600 milioni di cinesi, di 1 miliardo di indiani e di altri miliardi di persone che si avvicinano ai nostri stili. Questa, grossolanamente, è la crisi.// Quanto accade in Italia è solo il rivoletto d' acqua che alimenta un ruscello che si riversa in un fiume. Ben poca cosa. Ci sgonfieremo parecchio perchè parecchio ci siamo gonfiati e , se andrà bene, tra sei-sette anni potremo fare capolino fra i nuovi paesi civili.//Non è devastante la globalizzazione ma la nostra inadeguatezza ad operare in un mondo che è avanzato velocemente mentre noi ci crogiolavamo nel falso benessere.
//Confesso, in tutta sincerità, che, alla luce delle mie conoscenze di macroeconomia e geopolitica, il mio giudizio freddo e spassionato sulle misure di Monti è nettamente negativo e sono convinto che anche lui la pensi così.
Sono misure nettamente recessive. Però sono convinto che c' è una sorta di furbizia nell' azione di Monti:la recessione ci sarebbe stata comunque e grave, per colpa di chi lo ha preceduto, e quindi la sua azione non inciderebbe tanto negativamente sull' andamento del Pil.//
Monti sta intanto dando lezioni di buon governo e di serietà a chi all' estero fino a qualche mese fa rideva in faccia al precedente premier, facendo così riguadagnare all' Italia un giudizio di Paese affidabile o quasi. Ciò che signiica riduzione dello spread e aumento dell'appetibilità dei titoli del debito pubblico, con quel che ne consegue anche nell' eventuale ricorso alla vendita dei gioielli di famiglia per ridurre il monte del debito. Ed è per questo che qualunque cosa faccia Monti, va approvata sia dal Parlamento sia dal Pese reale e rapidamente, anche perchè il tempo disponibile è breve.//
Il Parlamento pensi alla nuova legge elettorale e ad approvare a scatola chiusa o quasi i decreti di Monti e basta.// Ovviamente il dopo Monti (o anche un suo eventuale proseguimento) dovrà finalmente vedere l' applicazione di un' autentica politica economica keynesiana-shumpeteriana-latoucheiana, che partendo dall' edificazione di un efficiente sistema di reti (applicando in ciò il PPBS) ed da una ristrutturazione della ripartizione amministrativa del Paese come previsto dallo studio della fondazione Agnelli del 92 (?) con 11 Regioni (così mi sembra di ricordare) e l' eliminazione delle Province e l' accorpamento dei piccoli Comuni, renda questo Paese quello che Natura e Storia l' hanno fatto: una guida verso un felice progresso non solo per i suoi cittadini ma anche per i popoli che con esso convivono. Il futuro dei giovani potrebbe essere migliore del nostro passato.
Keynes sosteneva che lo sviluppo dipendeva dagli investimenti e che in periodi di crisi (e non solo) quelli pubblici erano fondamentali perchè contribuivano a creare occupazione e quindi aumento della domanda di beni e servizi e quindi ancora occupazione in un circuito crescente in maniera elicoidale.
Shumpeter sosteneva che periodicamente cambiavano i tipi di consumi e quindi era naturale la distruzione di imprese obsolete e la creazione di imprese innovative (si dice fosse il teorico della distruzione creativa).
Ovviamente ci sarebbe stata qualche fase di disoccupazione subito riassorbita da nuova occupazione.
Latouche sostiene che bisogna decrescere perchè stiamo consumando le risorse della terra che non sono infinite il che non significa che dobbiamo tornare indietro sibbene che dobbiamo impiegare meglio le risorse specie quelle energetiche (il che contribuirebbe anche a migliorare il clima).
Peraltro consumi più parchi delle nazioni del primo mondo sarebbero compensati da un aumento dei consumi di quelle emergenti che adoperano anche sistemi innovativi sia organizzativi sia di prodotto.Parlando dell' Italia il problema fondamentale è l' edificazione di un efficiente sistema di reti (di trasporti -stradale. ferroviario, portuale- sanitario, scolastico, universitario e di ricerca e che risponda alla mission di questo nostro paese (industriale?, agricolo? turistico-culturale? ecc.), (applicando in ciò il PPBS- programming-planning-budgeting system in cui lo Stato definisce i programmi assegnandone l' attuazione alle Regioni che dallo stato ricevono le risorse e allo stato chiedono altre risorse per rendere più capillare il sistema di reti.
Quanto precede e la una ristrutturazione della ripartizione amministrativa del Paese come previsto dallo studio dellafondazione Agnelli del 92 (?) con 11 Rregioni (così mi sembra di ricordare) e l' eliminazione delle Province e l' accorpamento dei piccoli Comuni, renderà questo Paese quello che Natura e Storia l' hanno fatto: una guida verso un felice progresso non solo per i suoi cittadini ma anche per i popoli che con esso convivono.

Il futuro dei giovani potrebbe essere migliore del nostro passato"