lunedì 28 ottobre 2013

il topolino ottantene e i grilletti impacciati

29 ottobre 2013 alle ore 2.04
Certo che ci vuole coraggio e faccia tosta : in un mondo come quello attuale
mettersi in testa di cambiare qualche cosa, sembra quasi una impresa da
titani,da esseri superiori ,o meglio da presuntuosi e fanatici: e che diavolo!
Ma chi si credono di esser costoro ??? sento gia' i commenti. 
A  volte fischiano le orecchie anche a me : " Questa e' proprio fissata!
Gia' le hanno detto che gli atei  sono noiosi  perche' parlano sempre
di dio  e lei continua  imperterrita !".
E non solo: se la prende coi caimani...gli onorevoli ..le olgettine  parlamentari,
le amichette, gli scherani, i portaborse,i voltagabbana,i venduti,i compratori,
i tagliatori di servizi alla popolazione, gli assenteisti,i bugiardi, perfino con i
massoni  e anche... ovviamente...  con  i maleducati .
Si permette di fare anche crociate personali contro
i letta-famigli .. le eminenze   grigie o.... perfino  
amaranto, i preti dal ricatto facile  in parrocchia
e in sacrestia, i predicatori che ripetono ovvieta'
dai microfoni di radiomaria,  i corruttori  di giovani 
mamme in  cerca di certificati inutili ...e così  via .

Risparmia solo qualche giovane cittadino pentastellato che ci prova, anche se 
sbaglia, per l'emozione, qualche  congiuntivo ...e lo perdona perfino se qualche
volta gli  dovesse scappare un :  "se sarebbe....."

 L'IMPORTANTE E' IMPARARE A CONFRONTARSI
E SAPERE DIRE LE PROPRIE RAGIONI , SENZA
INTERROMPERE CONTINUAMENTE ,  MAGARI  
GRIDANDO : MI CONSENTA O  MI LASCI PARLARE!
COME FANNO TANTI FINTI POLITICI QUANDO
NON SANNO CHE DIRE.  Ebbene si! Ci sono anche
topolini ottantenni o giu' di li  che vogliono  e
devono parlare di politica.  Io ne conosco piu' di
uno, a volte si tratta di  persone  serissime che
provano a criticare  o modificare il sistema.... ma
troppo spesso non hanno sufficienti casse di
risonanza.   E  poi  conosco alcuni, come me, che
di politica non sanno   assolutamente niente...che magari non   ricordano un
cognome, non   frequentano comizi, non vanno ad assemblee,  non sono iscritti
ad alcun partito e per di piu' nessuno li paga .  C'e chi non  ha lauree da vantare
( neanche comprate in qualche paese dell est ).
............. 

ECCO PER ESEMPIO ....NE CONOSCO BENE... UNA ..CHE PUO' VANTARE UN UNICO
INCONTRO RAVVICINATO  CON L' ATTUALE RI-PRESIDENTE  DELLA REPUBBLICA
AVVENUTO ANNI ED ANNI FA (  PER CASO)  NELLA HALL DI UN ALBERGO DEL
LUNGOMARE.... E NON GLI HA NEANCHE  RIVOLTO LA PAROLA  NE TANTOMENO 
STRETTO LA MANO  O  PEGGIO FATTO L'INCHINO  DI PRAMMATICA .
Certo.... al suo matrimonio nello stesso albergo si e' anche permessa di porgere
una bomboniera all 'ex presidente Truman  , ma si e' trattato di un caso ...e
sopratutto .... fu spinta a farlo dallo sposo ..che aveva usufruito, appena laureato,
con  una borsa di studio  Fulbright   che gli aveva permesso di studiare e girare
gli stati uniti  per un anno intero .
....................
 Ma tutto questo  ovvio, non  da diritto di attaccare il potere ...qualunque
 potere. Secondo i benpensanti  non si puo' tentare di   conservare  un  
proprio modo  di pensare .. libero da certi subdoli condizionamenti che
intervengono sopratutto al momento di certe scelte che dovrebbero
essere libere e personali e invece vengono spesso imposte come
consuetudini stringenti e schiaccianti: insomma  non e' permesso
essere un topolino, che non si allinea  passivamente a cio' che pensa
(ma sopratutto fa) la  maggioranza dei suoi connazionali .

UN TOPOLINO DA FASTIDIO (  anche ai grilletti ) se ha conservato  quel
tanto di " scapestratagine giovanile " unita ad una  testardagine ribelle .
OGNUNO DEVE AVERE IL SUO MENTORE.... IL SUO PIGMALIONE ..... DEVE
FARE PARTE  DI UNA CONFRATERNITA RICONOSCIUTA : E'  VIETATO
PARLARE LIBERAMENTE ! MEGLIO METTERE I CERVELLI ALL' AMMASSO
E CONFONDERSI NELLA  LA MASSA INFORME  ED INDISTINTA .
OGGI SEMBRA UNA COSA DA PAZZI .... CONTINUARE UNA  PROPRIA
PERSONALE  BATTAGLIA  CONTRO L'IPOCRISIA,  IL CONTROLLO DELLE
COSCIENZE, LA  DISONESTA' IMPERANTE .....E RISULTA QUASI DISDICEVOLE
PROVARE A RISVEGLIARE  LA COSCIENZA DI COLORO  SI OCCUPANO SOLO
DEL PRIVATO .

TROPPI OGGI   PENSANO SOLO AI FATTI LORO E RITENGONO CHE IL
SINGOLO NON POSSA CAMBIARE NIENTE TANTO MENO TRADIZIONI E
CREDENZE MIRACOLISTICHE  E QUINDI, TANTO VALE ALLINEARSI COME
SEMPRE ,PER  SEGUIRE LA CORRENTE SENZA AFFATICARSI TROPPO:
BASTA RIMANERE AL CENTRO DELLA FIUMANA ,COMUNQUE SI CHIAMI,
....AL CENTRO DEL " MAIN STREAM ".

mercoledì 23 ottobre 2013

“Se volete andare in pellegrinaggio nei luoghi dove è nata la Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei lager dove furono sterminati” (Piero Calamandrei)-

Se volete andare nei luoghi dove si sta distruggendo la nostra Costituzione, andate a Montecitorio o a Palazzo Madama, dove troverete molti indagati, condannati e nominati che con il loro voto si apprestano a rinnegare il sacrificio di tanti partigiani che caddero per la nostra libertà..!



Giorgio Poidomani ha condiviso un link.
Youdem.tv mena il can per l'aia e si trastulla sulle minchiate del senso tecnico delle parole, per tener stretti al P.D. alcuni suoi giocondi attivisti ai quali è sufficiente dare l'illusione che solo il loro partito conosce il verbo ed è qualificato, mentre gli altri sono tutti delle merdacce. 
Questi filmatini tra lo sfrontato ed il supponente non aggiungono ne tolgono nulla alla sostanza delle cose. La sostanza delle cose è che il governo Letta gode della solidissima fiducia di un parlamento ampiamente screditato agli occhi della stragrande maggioranza del popolo italiano, solo grazie al fatto che è stato ideato, voluto ed ha il pieno sostegno del Capo dello Stato, anche questi atti sono all'estremo limite dei poteri del Presidente della Repubblica eppure sono ampiamente in essere.
 Ecco che a questo punto basterebbe una solo parola della più alta carica dello stato che metta in dubbio la validità dell'attuale esecutivo, per creare chiaramente le condizioni politiche per l'immediata crisi di un governo assolutamente inviso al paese ed in buona parte anche al parlamento. 
Se si aggiunge che lo stesso Errico Letta ha pubblicamente più volte ripetuto che andrà indefessamente avanti nel suo programma di governo, solo finché potrà godere della piena fiducia del Presidente della Repubblica. 
Ecco che questo spot acquista in pieno la valenza dell'aria fritta, mentre pur non essendo ne un elettore ne un sostenitore del M5S devo riconoscere che, nella sostanza la richiesta di Carlo Sibilia a Napolitano è assolutamente plausibile, per quanto ovviamente provocatoria in considerazione dell'attuale pappa e ciccia in corso tra il Quirinale e il potere esecutivo, pappa e ciccia che squalifica fortemente la funzione di rappresentante di tutti i cittadini italiani da parte del Capo dello Stato.



LA LARGHE FRAINTESE-Marco Travaglio-Il Fatto Q.-23/10/13


Il presidente della Repubblica è molto nervoso, eppure non ne avrebbe davvero di che. Dopo sette anni e mezzo trascorsi a impartire ordini e moniti a tutti, dal Parlamento ai governi, dai premier ai ministri, dai partiti di maggioranza a quelli di opposizione, dai magistrati al Csm, dalle tv ai giornali, dai sindacati agli elettori, dagli storici ai giuristi, dai movimenti di piazza persino a qualche produttore e regista di film, ha trasformato l’Italia in una monarchia assoluta dove non muove foglia che Lui non voglia. Ogni critica, anche la più timida e pallida, diventa vilipendio e lesa maestà, infatti quasi nessuno ne azzarda più. La libera stampa (si fa per dire) è letteralmente sdraiata a zerbino, commentatori e giureconsulti e intellettuali si consumano le ginocchia e sfiniscono le ghiandole salivari con peana imbarazzanti per magnificare e giustificare ogni stranezza del Re Bizzoso. 


Ma, come il Divo Giulio Cesare nei fumetti di Asterix , sopravvive un piccolo villaggio che non si arrende al pensiero unico e continua a giudicare Napolitano come se fosse soltanto il presidente di una Repubblica democratica e parlamentare, sprovvisto di divina investitura e di sacra infallibilità, dunque criticabile quando sbaglia, come accade a ogni essere umano imperfetto e fallace. 

È l’esistenza di questo villaggio che, al Divo Giorgio Cesare, fa saltare quasi ogni giorno la mosca al naso. Spingendolo, anche a causa dei cattivi e mediocri consiglieri che lo circondano, a gesti inconsulti come quello di ieri. 

“Solo il Fatto Quotidiano – ha comunicato il suo incauto ufficio stampa – crede alle ridicole panzane come quella del ‘patto tradito’ dal Presidente Napolitano. La posizione del Presidente in materia di provvedimenti di clemenza è stata a suo tempo espressa con la massima chiarezza e precisione nella dichiarazione del 13 agosto scorso”. 

Sorvoliamo per carità di patria sull’autoelogio per la “massima chiarezza e precisione” dei suoi moniti, che un presidente dall’ego un po’ meno smisurato lascerebbe ad altri, evitando di autorecensirsi. E cerchiamo di spiegare quel che è accaduto. 

Ieri, sul Fatto , Fabrizio d’Esposito ha raccontato che i falchi del Pdl sono tornati alla carica per spingere B. alla crisi di governo in quanto convinti che B. sia stato ingannato dal capo dello Stato con la promessa di un salvacondotto per i suoi processi che poi non si è avverata. 
I giornalisti politici questo fanno di mestiere: ascoltano tutte le voci dei politici e poi le riferiscono ai lettori, per spiegare quel che accade nel mondo politico. Non tutto ciò che dicono i politici può essere verificato, specie in Italia dove gli accordi – tipo quello che a fine aprile originò il governo di larghe intese – vengono stretti nelle segrete stanze, lontano da occhi e orecchi indiscreti (in Germania le larghe intese vengono concordate da Cdu ed Spd in lunghe trattative che si concludono con protocolli regolarmente sottoscritti ed esplicitati agli elettori alla luce del sole). Capita però che qualche protagonista, ogni tanto, racconti ciò che sa o dice di sapere di quegli accordi segreti.
 Ed è dovere della libera stampa prenderne atto e riferirne all’opinione pubblica, senza per questo sposare o credere a ciò che viene detto. 
Specie quando si tratta di fatti almeno verosimili: quando Libero ipotizzò la grazia a B., Napolitano s’infuriò; poi però, 13 giorni dopo la sua condanna, diramò una nota con il bugiardino, la posologia e le istruzioni per l’uso della grazia a B. E da quando B. è stato condannato in Cassazione, non passa giorno senza che i giornali, tutti i giornali, raccontino della rabbia di B. e dei suoi fedelissimi contro Napolitano per il mancato salvacondotto. E mai il Quirinale si era permesso di smentirli, perché riferivano un fatto vero: non che Napolitano avesse davvero promesso il salvacondotto, ma che B. & C. se lo aspettassero e ancora se lo aspettino. Il 1° ottobre, nell’annunciare la sfiducia al governo Letta prima della retromarcia in extremis, B. inviava una lettera al settimanale Tempi per accusare Letta jr. e Napolitano di “distruggere la loro credibilità” e “affidabilità” e di “minare le basi della democrazia parlamentare” perché rifiutavano di “garantire l’agibilità politica al proprio fondamentale partner di governo” e consentivano “il suo assassinio politico per via giudiziaria?”. E il 26 agosto vari giornali rivelavano che B. minacciava di rivelare ”tutte le promesse che Napolitano mi ha fatto quando abbiamo acconsentito a far nascere il governo Letta”. 
I giornali, tutti i giornali, riportarono quelle parole senza che il Colle li accusasse di credere alle “ridicole panzane come quella del ‘patto tradito’ dal Presidente Napolitano”. 
E fece bene, perché semmai avrebbe dovuto smentire B., non chi aveva riportato le sue parole sull’inaffidabilità del presidente e del premier che l’avevano tradito. Stavolta, come spesso gli accade con le cronache del Fatto e non con quelle di altri giornali che scrivono le stesse cose, Napolitano l’ha fatto.
 Evidentemente ci legge con particolare attenzione e passione, o forse dà per scontato che gli altri giornali credano alle panzane ma non si dà pace che lo facciamo proprio noi. Ringraziandolo per la considerazione, ci permettiamo però di fargli notare che ha sbagliato indirizzo. 
Se vuole smentire i falchi del Pdl, si rivolga ai falchi del Pdl. E se un giorno, non sia mai, volesse smentire B. che l’ha appena fatto rieleggere e sostiene il suo governo (pardon, il governo di Letta jr.), dovrebbe smentire B. Quanto a noi, è vero: ogni tanto crediamo a ridicole panzane. 
Pensi, Presidente, che ci eravamo persino bevuti quella della sua irriducibile indisponibilità alla rielezione. 
Per dire.

LA LARGHE FRAINTESE-Marco Travaglio-Il Fatto Q.-23/10/13

Il presidente della Repubblica è molto nervoso, eppure non ne avrebbe davvero di che. Dopo sette anni e mezzo trascorsi a impartire ordini e moniti a tutti, dal Parlamento ai governi, dai premier ai ministri, dai partiti di maggioranza a quelli di opposizione, dai magistrati al Csm, dalle tv ai giornali, dai sindacati agli elettori, dagli storici ai giuristi, dai movimenti di piazza persino a qualche produttore e regista di film, ha trasformato l’Italia in una monarchia assoluta dove non muove foglia che Lui non voglia. Ogni critica, anche la più timida e pallida, diventa vilipendio e lesa maestà, infatti quasi nessuno ne azzarda più. La libera stampa (si fa per dire) è letteralmente sdraiata a zerbino, commentatori e giureconsulti e intellettuali si consumano le ginocchia e sfiniscono le ghiandole salivari con peana imbarazzanti per magnificare e giustificare ogni stranezza del Re Bizzoso. Ma, come il Divo Giulio Cesare nei fumetti di Asterix , sopravvive un piccolo villaggio che non si arrende al pensiero unico e continua a giudicare Napolitano come se fosse soltanto il presidente di una Repubblica democratica e parlamentare, sprovvisto di divina investitura e di sacra infallibilità, dunque criticabile quando sbaglia, come accade a ogni essere umano imperfetto e fallace. È l’esistenza di questo villaggio che, al Divo Giorgio Cesare, fa saltare quasi ogni giorno la mosca al naso. Spingendolo, anche a causa dei cattivi e mediocri consiglieri che lo circondano, a gesti inconsulti come quello di ieri. “Solo il Fatto Quotidiano – ha comunicato il suo incauto ufficio stampa – crede alle ridicole panzane come quella del ‘patto tradito’ dal Presidente Napolitano. La posizione del Presidente in materia di provvedimenti di clemenza è stata a suo tempo espressa con la massima chiarezza e precisione nella dichiarazione del 13 agosto scorso”. Sorvoliamo per carità di patria sull’autoelogio per la “massima chiarezza e precisione” dei suoi moniti, che un presidente dall’ego un po’ meno smisurato lascerebbe ad altri, evitando di autorecensirsi. E cerchiamo di spiegare quel che è accaduto. Ieri, sul Fatto , Fabrizio d’Esposito ha raccontato che i falchi del Pdl sono tornati alla carica per spingere B. alla crisi di governo in quanto convinti che B. sia stato ingannato dal capo dello Stato con la promessa di un salvacondotto per i suoi processi che poi non si è avverata. I giornalisti politici questo fanno di mestiere: ascoltano tutte le voci dei politici e poi le riferiscono ai lettori, per spiegare quel che accade nel mondo politico. Non tutto ciò che dicono i politici può essere verificato, specie in Italia dove gli accordi – tipo quello che a fine aprile originò il governo di larghe intese – vengono stretti nelle segrete stanze, lontano da occhi e orecchi indiscreti (in Germania le larghe intese vengono concordate da Cdu ed Spd in lunghe trattative che si concludono con protocolli regolarmente sottoscritti ed esplicitati agli elettori alla luce del sole). Capita però che qualche protagonista, ogni tanto, racconti ciò che sa o dice di sapere di quegli accordi segreti. Ed è dovere della libera stampa prenderne atto e riferirne all’opinione pubblica, senza per questo sposare o credere a ciò che viene detto. Specie quando si tratta di fatti almeno verosimili: quando Libero ipotizzò la grazia a B., Napolitano s’infuriò; poi però, 13 giorni dopo la sua condanna, diramò una nota con il bugiardino, la posologia e le istruzioni per l’uso della grazia a B. E da quando B. è stato condannato in Cassazione, non passa giorno senza che i giornali, tutti i giornali, raccontino della rabbia di B. e dei suoi fedelissimi contro Napolitano per il mancato salvacondotto. E mai il Quirinale si era permesso di smentirli, perché riferivano un fatto vero: non che Napolitano avesse davvero promesso il salvacondotto, ma che B. & C. se lo aspettassero e ancora se lo aspettino. Il 1° ottobre, nell’annunciare la sfiducia al governo Letta prima della retromarcia in extremis, B. inviava una lettera al settimanale Tempi per accusare Letta jr. e Napolitano di “distruggere la loro credibilità” e “affidabilità” e di “minare le basi della democrazia parlamentare” perché rifiutavano di “garantire l’agibilità politica al proprio fondamentale partner di governo” e consentivano “il suo assassinio politico per via giudiziaria?”. E il 26 agosto vari giornali rivelavano che B. minacciava di rivelare ”tutte le promesse che Napolitano mi ha fatto quando abbiamo acconsentito a far nascere il governo Letta”. I giornali, tutti i giornali, riportarono quelle parole senza che il Colle li accusasse di credere alle “ridicole panzane come quella del ‘patto tradito’ dal Presidente Napolitano”. E fece bene, perché semmai avrebbe dovuto smentire B., non chi aveva riportato le sue parole sull’inaffidabilità del presidente e del premier che l’avevano tradito. Stavolta, come spesso gli accade con le cronache del Fatto e non con quelle di altri giornali che scrivono le stesse cose, Napolitano l’ha fatto. Evidentemente ci legge con particolare attenzione e passione, o forse dà per scontato che gli altri giornali credano alle panzane ma non si dà pace che lo facciamo proprio noi. Ringraziandolo per la considerazione, ci permettiamo però di fargli notare che ha sbagliato indirizzo. Se vuole smentire i falchi del Pdl, si rivolga ai falchi del Pdl. E se un giorno, non sia mai, volesse smentire B. che l’ha appena fatto rieleggere e sostiene il suo governo (pardon, il governo di Letta jr.), dovrebbe smentire B. Quanto a noi, è vero: ogni tanto crediamo a ridicole panzane. Pensi, Presidente, che ci eravamo persino bevuti quella della sua irriducibile indisponibilità alla rielezione. Per dire.

martedì 22 ottobre 2013

Mi devo rassegnare ....

D'ora in poi scriverò solo sul mio blog le mie riflessioni socio-politico-culturali...
Facebook mi ha deluso e non intendo ancora farmi abbattere dal destino o dal fato.
Oggi vorrei parlarvi di buonismo : c'e' qualche cosa che non mi torna...il buonismo di sinistra a tutto campo.
HO SCRITTO TANTE VOLTE CHE IO NON SONO COMUNISTA, E ALTRETTANTE  HO DICHIARATO DI NON CREDERE IN VITE ALTRE ..DOPO LA MORTE .
Da cui mi sembra facile desumere che la religione non mi interessa affatto e la trovo una  forma di sovrastruttura inventata dagli uomini: ....un modello culturale apocrifo ..un castello  di legende e di riti che niente hanno a che fare con verità' e saggezza.
Lo so cosa possono pensare di me i cosiddetti..." moderati benpensanti."
Ma la cosa non mi preoccupa : sono e rimango una libera pensatrice casalinga e semi analfabeta... e diciamo pure che me ne vanto.
RICORDERO' QUI... CIO' DICEVA UN MIO ZIO  : IL CERVELLO E' UNA SFOGLIA
 DI CIPOLLA E IL MARE UNA COPPA DI CHAMPAGNE .
Fin tanto che il cervello sembra ancora funzionare,  continuerò a tentare di mettere  bianco su nero (si fa per dire ) ciò che io penso e le cose di cui sono convinta.
Sono infatti, convinta che su facebook ci si trova a contatto con forme estreme di buonismo  .... che sembrano mal digerite e irriflessive.

IERI HO AVUTO UNA PICCOLA DISCUSSIONCELLA CON ALCUNI CHE AVEVANO MESSO COMMENTI SOTTO LA FOTO DEI CERTI ZINGARI PRESSO I QUALI ERA STATA SCOPERTA UNA BAMBINA BIONDA: ANZI BIONDISSIMA.....  CHE DALL' ESAME DEL D.N.A. .....RISULTA NON AVERE ALCUNA PARENTELA CON LORO.

Ne è nata una serie di commenti che dimostravano che la maggior parte dei miei contatti consideravano quei due brutti ceffi (marito e moglie) come DUE DELINQUENTI  INDIPENDENTEMENTE DA FATTO CHE FOSSERO ZINGARI ..ma non solo : c'era chi rifletteva sul fatto che ci sarebbe anche chi si vende i figli ...e altri che non si possono accusare gli zingari di rubare rapire bambini .

MI DISPIACE VEDERE CHE TRA GENTE COSIDDETTA DI SINISTRA CI SIANO ALCUNI CHE ABORRISCONO ESSERE PRESI PER RAZZISTI.

Ognuno di noi dentro di se convive con il disprezzo per il diverso. Sarebbe cosa meritoria cominciare a capirlo ......per poterlo veramente superare.
Non aggiungero' altro ...ma vi rimando a ciò che in altri luoghi ho già scritto e raccontato più volte .

NON DOBBIAMO CONFONDERE LA FAME  LA MISERIA DEI VECCHI SENZA RISORSE ..... CON POPOLAZIONI CHE VIVONO DI ESPEDIENTI DA SECOLI  ...... E NIENTE FANNO PER  MIGLIORARSI  O PER COMINCIARE A  RISPETTARE LE LEGGI DEI PAESI NEI QUALI SI TROVANO. 
SPESSO SONO ABITUATI A DELINQUERE E NON PROVANO NEANCHE AD  INTEGRARSI: non si tratta di essere razzisti ..o di fare di ogni erba un fascio! Si tratta di riconoscere i pericoli e volere  e pretendere magari una maggior sorveglianza  dai nostri  tutori dell 'ordine e dai politici che ci governano .
BIMBA BIONDA RITROVATA IN UN CAMPO ROM IN GRECIA: È STATA RAPITA DAGLI ZINGARI DUE ANNI FA
FOTO | 10 COMMENTI |




Bimba bionda ritrovata in un campo rom in
Grecia: è stata rapita dagli zingari due anni fa
Venerdì 18 Ottobre 2013


ATENE - E' stata trovata mercoledì scorso dalla polizia greca in uncampo Rom nei pressi di Larissa (Grecia centrale) e ha subito insospettito gli agenti perché la bambina di quattro anni scoperta tra gli zingari è bionda e con gli occhi azzurri. Oggi è stato svelato il mistero: la piccola è risultata rapita nel 2009 da una coppia di zingari che sostenevano di essere i suoi veri genitori.


La prova definitiva del rapimento, come riferiscono stasera i media greci, è venuta dall'esame del Dna. La bimba era stata vista da un'auto della polizia di pattuglia e gli agenti si erano insospettiti proprio a causa delle caratteristiche «nordiche» della bimba, del tutto in contrasto con l'ambiente nel quale viveva. I presunti genitori della piccola sono stati quindi fermati e interrogati ma si sono contraddetti più volte soprattutto circa le modalità in cui la bimba era arrivata nel campo Rom, cosa che ha insospettito ancora di più la polizia. Nel corso delle indagini è stato inoltre accertato che la coppia Rom era persino riuscita a procurarsi un certificato di nascita legale della bambina presso l'anagrafe di municipio greco. La polizia ha avviato le ricerche per rintracciare i genitori biologici della bimba - che deve essere stata rapita quando era ancora in fasce - mentre la piccola è stata per adesso affidata alle cure dell'organizzazione per l'assistenza all'infanzia «Hamogelou Tou Paidiou» (Il sorriso del bambino).



LE FOTO DEL GIORNO




FUKUSCHIMA
 TARANTO

Federico Pozzi:

Il Tempo è una cosa seria,dopo trenta anni avere notizie sui depistaggi di Ustica non è come averli dieci anni dopo ,dopo trent'anni cosa non dobbiamo più sapere ? L'URSS è caduta,Tito è Morto,diavolo persino Gheddafi è morto...l'incoffesabile segreto di Ustica potrà essere finalmente relegato alle ceneri della storia o dominerà ancora la mostruosa indeterminatezza,cifra del "mistero" italiano 
CONDIVIDI


sabato 19 ottobre 2013

Domani 20 ottobre alle ore 12.30 presso l'Ambasciata palestinese a Roma - Via Guido Bacelli,10 (Caracalla), incontro commemorativo delle vittime del naufragio nel mare Mediterraneo, morti nell'indifferenza dell'Europa e della comunità internazionale.

Intervengono:
- la nuova ambasciatrice palestinese a Roma, dott.ssa Mai Alkaila
- Mons. Hilarion Capucci, Arciviscovo di Gerusalemme in esilio
- Prof. Salameh Ashour, Presidente della Comunità Palestinese di Roma e del Lazio.
Siete tutti invitati a partecipare...
FREE PALESTINE.
Intervengono:- la nuova ambasciatrice palestinese a Roma, dott.ssa Mai Alkaila- Mons. Hilarion Capucci, Arciviscovo di Gerusalemme in esilio- Prof. Salameh Ashour, Presidente della Comunità Palestinese di Roma e del Lazio.Siete tutti invitati a partecipare...FREE PALESTINE.

BREVE ..SUCCINTA E COMPENDIOSA......

Renato Ghittoni:
INSOMMA ORMAI NON POSSONO PIU' FARE UNA PACIFICA
DEMOCRATICA MANIFESTAZIONE "ANTIGOVERNATIVA",
PERCHE' VIENE CRIMINALIZZATA DALLE TELEVISIONI, 
E..ANZICCHE' INTERVISTARE LA GENTE DEL CORTEO, 
SI PARLA CONTINUAMENTE - E PER ORE - DI POCHI 
FACINOROSI, CHE, GUARDA CASO FANNO ESATTAMENTE 
IL GIOCO CHE CONVIENE AL "GOVERNO".. ! ! ! !    
LAURA PICCHETTI: 
(MA NON ERA GIA' COSI DURANTE IL FASCISMO? ? ?)



AVVISO AI MIEI CONTATTI 
FACEBOOK AL MOMENTO HA FATTO SPARIRE LE MIE NOTE , LASCIANDONE VISIBILI SOLO  LE ULTIME DUE .
SONO ARRABBIATA! E CREDO CHE LA COSA NON DIPENDA DA ME MA DA POLITICHE INTERNE A FACEBOOK .
A QUESTO PUNTO, POICHE' TRA L'ALTRO ,   AVEVO MESSO IL FEED DELLE MIE NOTE SU TUTTI I BLOGS  CURATI DA ME..E ORA NON FUNZIONANO  ...HO DECISO CHE SCRIVERO', DA QUESTO MOMENTO, SOLO SUL MIO BLOG E.... LASCERO' PERDERE ......FACEBOOK......
MUOIA SANSONE CON TUTTI I FILISTEI!!!





giovedì 26 settembre 2013

dal Fatto Quotidiano

INGROIA AL PROCESSO SULLA TRATTATIVA STATO MAFIA IN VESTE DI
AVVOCATO
L’ex pm di Palermo Antonio Ingoria, dimessosi alla magistratura, ha  
cambiato veste e si è presentato al processo in veste di avvocato di parte  
civile dell’associazione Familiari delle vittime della strage dei Georgofili.  
“Le polemiche accompagnano la mia vita, ma non mi interessano.                
In fondo è lo stesso banco e lo scopo è il medesimo: il pubblico ministero, 
la parte pubblica e i danneggiati cioè la parte civile, hanno lo stesso 
obiettivo, vale a dire l’accertamento della verità.  
Sono orgoglioso e lusingato di potere svolgere questo ruolo per quei  
cittadini e i familiari delle vittime che hanno diritto ad avere la verità”.  
Ai giornalisti che prima dell’inizio della udienza cui è presente oggi  
indossando la toga di avvocato gli hanno chiesto se sentisse nostalgia per  
il suo ex ruolo da pm ha risposto: “No”, poi ha aggiunto: “C’è l’orgoglio  
per la storia passata e motivazioni in più per andare avanti sulla quella  
stessa strada”.

dal Fatto Quotidiano